Ambito/Autore : Giuseppe Alberti (bottega di)
Periodo storico: 17° secolo
Anno: ante 1698
Soggetto: Apparizione di Gesù Bambino a Sant’Antonio da Padova
Luogo di conservazione: Cavalese, chiesa di San Vigilio, altare di Sant’Antonio da Padova
Materia e tecnica: olio su tela, cm 240 x 148
Descrizione:
L’altare di Sant’Antonio da Padova, consacrato nel 1698, beneficiò di una sostanziosa elargizione di 150 fiorini dell’imperatore Leopoldo I, circostanza che motiva l’incombente aquila bicipite raffigurata sul drappo che ricopre il tavolo.
Benché l’iconografia della pala converga sulla prodigiosa apparizione di Gesù Bambino al santo di Lisbona, la narrazione è del tutto priva di misticismo e Sant’Antonio, pur abbracciando il Salvatore, guarda con bonomia fuori dal quadro, verso il fedele accorso a chiedere grazie. È questa la chiave, squisitamente devozionale, del quadro e ne esplicita il senso l’iscrizione sorretta dagli angioletti sulla cimasa, con il ricorrente motto “Si quæris miracula”.
La pala viene attribuita a Giuseppe Alberti alla luce del ruolo di protagonista svolto a fine Seicento nel decoro pittorico della chiesa di San Vigilio, come ricordano le fonti (Roschmann). Si tratta tuttavia di un riferimento da cogliere in senso lato poiché la qualità pittorica è davvero modesta, come lamenta tutta la letteratura critica. Senza contare che l’applicazione del fiemmese a tutte le pale del tempio viene smentita da Mich con il riconoscimento di ben due opere al Furlanello (cat.). È evidente che i numerosi impegni non concessero al maestro che una blanda supervisione dell’opera, la cui esecuzione materiale dovette ricadere sulle spalle degli allievi e degli aiuti di bottega. Non mancano in questo senso timide assonanze con le opere modeste di Francesco Furlanello, più volte coinvolto nelle imprese capitanate dall’Alberti.
Fonti: Morizzo, II, p. 333; ACPFM, busta 304, Inventario 1927, n. 5; busta 244, Inventario 1960, p. 651, n. 51; SBC Floris 1987/ OA/ 00053834-835.
Bibliografia: Roschmann 1742, p. 30; Molinari 1926, p. 298; Felicetti 1933, p. 55; Esposizione di pittura sacra, n. 9; Rasmo 1980, p. 61; Giuseppe Alberti, p. 25; Andreatta 1990, pp. 197-198; Giacomuzzi 2005, p. 126.