Ambito/Autore : Ambito trentino (da Andrea Celesti, da Peter Paul Rubens)
Periodo storico: 18° secolo
Anno: 1709 ca.
Soggetto: Educazione della Vergine con San Gioacchino e angioletti con ghirlanda di rose
Luogo di conservazione: Arco, Santuario delle Grazie, atrio della sacrestia
Materia e tecnica: olio su tela, cm 137 x 95
Provenienza: Riva del Garda, chiesa di Sant’Anna, 1919
Descrizione:
Il dipinto, descritto semplicemente come Sant’Anna nell’inventario del 1927 e del 1962, è stato restaurato nel 2004 e nell’occasione dotato di una cornice seicentesca non originale.
Una foto storica dell’interno della chiesa di Sant’Anna a Riva del Garda, demolita nel 1919 contestualmente alla realizzazione della ferrovia Riva-Mori, consente di arguire che il dipinto in oggetto corrisponde alla perduta pala dell’altare maggiore. Marina Botteri (2009, pp. 26-27), pubblicando la foto ottocentesca della pala all’interno dell’altare marmoreo, rammenta l’attribuzione, tramandata dalle fonti (Torresani 1888), ad Andrea Celesti. Tuttavia va evidenziato che il dipinto originale, commissionato nel 1682 circa al pittore veneziano dai fratelli Giacomo e Bartolomeo Sartori (i quali avevano ampliato il tempio fondato da Alfonsina Gonzaga di Novellara), venne trafugata nel 1709 e subito sostituito da una copia (Ecclesiae, p. 357).
Nel 1817, in seguito alla soppressione dei gerolimini presso l’Inviolata, il Demanio di Trento consegnò la chiesa ai Minori conventuali di San Francesco che la curarono fino al definitivo allontanamento dal convento nel 1844. È da credere che dopo questa data spettasse ai Riformati di Arco prendersi cura della chiesetta di Sant’Anna; il che spiegherebbe il trasferimento della tela nel loro convento di Ceole nel 1919, con la demolizione del tempio.
Che si tratti di una modesta copia e non di un’opera di Celesti lo evidenziano i tratti stilistici. I mezzi espressivi dichiarati dall’ignoto artista appaiono infatti molto limitati, in particolare nella dosatura della luce in funzione plastico-volumetrica. Peraltro, dalla ripresa fotografica del XIX secolo, è possibile verificare alcune differenze forse imputabili a superfetazioni rimosse con il recente restauro. L’aspetto più interessante di quest’opera – che si limita ad essere un documento storico della distrutta chiesa rivana – sta nel fatto che Celesti avesse replicato in controparte (quindi con la mediazione di una stampa) l’Educazione della Vergine di Rubens, modello di una pala mai realizzata dipinto ad Anversa nel 1609-1610.
Fonti: ACPFM, busta 306, Inventario 1927, n. 35; busta 275, Inventario 1962, p. 637, n. 56; SBC Menapace 1986/ OA/ 00051566; ACSMG, Inventario 2013, n. 33.
Bibliografia: Torresani 1888, pp. 28-29; Ecclesiae, pp. 357-368 (Maria Luisa Crosina); Stenico 2004b, p. 457; D’Agostino 2015, pp. 51, 57.